FORMAZIONE
CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI PERMESSI PER FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Ai sensi del comma 124, art.1, Legge 107/2015 la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, è coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento della scuola ed è fondata sulle priorità indicate nel Piano Nazionale di Formazione.
Il Collegio dei Docenti definisce annualmente, nel rispetto di quanto indicato dal Dirigente Scolastico con l’Atto di Indirizzo, il Piano di Formazione dei docenti, che è inserito nel PTOF. Il DSGA fa proposte relativamente al Piano di Formazione del personale ATA.
I permessi per attività di formazione e aggiornamento, pari a 5 giorni per anno scolastico, con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa vigente sulle supplenze brevi (ex art. 64 del CCNL), sono concessi dal Dirigente Scolastico sulla base della coerenza della richiesta con le attività svolte nella Scuola dal personale richiedente.
In linea di principio si cerca di favorire la massima partecipazione del personale ai corsi di formazione e aggiornamento anche attraverso la puntuale informazione fornita ai docenti circa le varie iniziative organizzate on line-webinar- o in presenza sul territorio.
Per fruire dei 5 gg. (comma 5) il docente non deve dimostrare che i corsi siano organizzati dall’Amministrazione, ma occorre che fornisca gli estremi del corso/convegno a cui intende partecipare.
Il diritto dei 5 giorni a titolo di formazione spetta anche agli insegnanti di strumento musicale e di materie artistiche per partecipare ad attività musicali ed artistiche ed è esteso anche per la partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento in qualità di formatore, esperto o animatore.
I permessi per l’aggiornamento e la formazione sono concessi in ossequio a quanto stabilito a livello di contrattazione nazionale e comunque in armonia con le esigenze del servizio scolastico rivolto agli alunni.
Potendo programmare l’aggiornamento e la formazione si formula un piano razionale per la garanzia del servizio scolastico.
In caso di più richieste, i permessi per l’aggiornamento e la formazione coincidenti con l’orario di servizio, saranno concessi secondo i seguenti criteri di priorità:
- attinenza specifica dell’attività formativa e di aggiornamento rispetto alle discipline insegnate;
- figure sensibili o di sistema della scuola (collaboratori DS, F.S., responsabili di plesso, coord. di dipartimento).
- docenti che hanno minor numero di ore di formazione e di aggiornamento al fine di garantire pari opportunità;
- docenti che per posizione giuridica possono garantire maggiore continuità nella scuola e migliore ricaduta didattica.
Infine, e solo a parità di altre condizioni, si terrà conto della posizione in graduatoria.
Rimane indispensabile che i docenti che fruiscono di autorizzazione per la partecipazione a corsi esterni alla Scuola di appartenenza, presentino relazione scritta al Collegio dei docenti e svolgano azione di disseminazione. ( art. 25 Disposizioni in materia di organizzazione del lavoro a.s. 2018-2019.)
LA FORMAZIONE D’AMBITO
L’Istituto aderisce alle reti d’ambito sulla formazione secondo quanto deliberato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto. L’Istituto contribuisce alla programmazione e alla strutturazione del Piano Formativo d’ambito mediante la partecipazione diretta del Dirigente e delle figure di sistema alle riunioni promosse dalla scuola capofila, durante le quali sono presentate le istanze formative dell’Istituto scolastico.
( art. 26 Disposizioni in materia di organizzazione del lavoro a.s. 2018-2019.)
RISORSE ECONOMICHE PER LA FORMAZIONE
Nei limiti delle disponibilità di bilancio è auspicabile che una parte delle risorse finanziarie non finalizzate sia destinata a particolari scopi formativi che coinvolgono trasversalmente tutto il personale su tematiche di interesse generale quali, ad esempio, la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le somme assegnate alla scuola e finalizzate alla formazione in servizio sono destinate in rapporto alle necessità dei diversi settori. A tal fine si individuano tre macro settori:
- Amministrazione e contabilità
- Supporto alla didattica, pulizia e igiene.
- Didattica e Sicurezza
Non ritenendo significativa la distribuzione in proporzione al numero dei lavoratori per i tre macro settori, si ritiene utile prevedere una suddivisione che dia preminenza all’attività didattica e quindi alle attività a quest’ultima funzionali secondo il seguente rapporto:
- Amministrazione e contabilità : 25%
- Supporto alla didattica, pulizia e igiene: 25%
- Didattica e Sicurezza: 50%
( art. 27 Disposizioni in materia di organizzazione del lavoro a.s. 2018-2019.)
proposte di formazione:
Link webinar REGISTRO ELETTRONICO
Corso di formazione in materia di privacy- personale ata
Corso di formazione in materia di privacy – personale docente